Luis Antonio Correia da Costa in arte Muller torna a giocare a pallone all’età di 49 anni. L’ex centravanti che i tifosi del Torino hanno avuto modo di apprezzare oltre due decadi fa (il brasiliano vanta anche una parentesi nel Perugia) e che tra l’altro ha punito il Milan nella finale di Coppa Intercontinentale del 1993, si presta da tempo a partite e manifestazioni di beneficienza, ma ora avrebbe deciso di tornare in campo a tutti gli effetti. Lo farà principalmente per promuovere il calcio tra le nuove generazioni, soprattutto quelle della propria città.
Muller, che può vantare 56 partite 12 gol con la maglia della nazionale maggiore brasiliana, giocherà con il Fernandópolis, la squadra dell’omonima città che dista circa 500 Km da San Paolo e che milita nella quarta divisione paulista. A convincerlo, il presidente del club, che ha avuto modo di incontrarlo un paio di mesi fa nel corso di un evento benefico:
“Lo scorso dicembre il presidente del club mi ha visto giocare una partitella di beneficienza con altre vecchie glorie. E’ venuto da me – racconta Muller al portale brasiliano ‘Lancenet’ – e mi ha detto: “Non sembri nemmeno avere 48 anni (ora 49, ndr)”. Sarà una cosa molto tranquilla, importante anche a livello di marketing. Ma tenterò di mettere la mia esperienza a disposizione dei più giovani”.
La nuova esperienza di Muller sarà un impegno a 360 gradi con il Fernandópolis che sta portando avanti anche un importante progetto sociale, del quale proprio l’attaccante ex Torino avrà un ruolo fondamentale. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di recuperare i ragazzini che non hanno la possibilità di pagarsi una scuola calcio e toglierli sostanzialmente dalla strada. Un progetto molto stimolante per Muller, che avendo avuto diversi problemi economici nel recente passato, sa cosa significhi avere dei figli per una famiglia povera.
“Tante persone mi hanno aiutato – prosegue Muller – . Ora voglio essere io ad aiutare il prossimo”.
A 49 anni, dunque, per Muller comincia una nuova vita, fatta nuovamente di allenamenti e agonismo. Dopo aver vinto anche un Mondiale (USA ‘94), il centravanti brasiliano si è ritirato ufficialmente dal calcio giocato 11 anni fa, dopo aver vestito la maglia dell’Ipatinga. Tutta da verificare la tenuta fisica, anche se il tocco, assicurano in Brasile, è quello dei tempi migliori.
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